_ Si tratta della nostra vita in viaggio? sì, ma prima vi parlo della mia, di vita_
Ok, ok, proseguo, mi ero un po’ inceppata ma visto che mi chiedete di parlare, va bene, ora mi e vi racconto.Per una miglior comprensione ho suddiviso gli articoli in tot numeri ciascuno. Questo articolo contiene 3 numeri.
1 . Sono nata un tot di anni fa nel cuore delle Dolomiti e come molti non ho avuto una vita facile, chissà, forse più avanti ve ne parlerò, ma grazie a Dio ho un carattere positivo.
Per una necessità interiore, per amore dell’essere umano, per il piacere di veder sorridere i cuori,
per aver intuito la fatica di vivere la quotidianità, di molti, ed avendo un animo vivace, mi sono impegnata nella vita su più di un fronte cercando quale fosse il più giusto per poter dire quello che avevo in me, da dire.
Sul fronte della medicina alternativa mi sono impegnata in un lungo percorso nelle sue molteplici espressioni la Kinesiologia, l’erboristeria, la Riflessologia, Anatomia, la Pranoterapia, il Reiki, lo shiatsu, i chckra, le pietre i punti riflessi tanto studio tanti esami, che tempo fa avevo messo in rete … e poi, finalmente una laurea in Naturopatia con specializzazione Kinesiologica.
Contemporaneamente, per le stesse ragioni, ho coltivato da sempre la primaria passione impegnandomi costantemente nell’arte percorrendo un lungo percorso di indagine tecnica e contenutistica, studiando e frequentando gli ateliers di valenti maestri d’arte e non da ultimo i miei 20 anni vissuti con il pittore erborista Guizzaro Altedo.
Sono la prima nata della seconda generazione di una famiglia molto numerosa di liberi professionisti e commercianti.
Ho vissuto la mia prima infanzia e l’adolescenza presso l’albergo di famiglia, l’hotel Falcade a Falcade (BL). Come era logico, per loro, la mia famiglia mi aveva indirizzata alla frequenza del vicino istituto professionale alberghiero di Stato, trovavano giusto per me un futuro di “Segreteria e addetta all’ Amministrazione D’albergo”. Che dire, la mia indole non era per niente quella della albergatrice o della commerciante.
Da giovinetta, li, nell’albergo di famiglia in cui vivevo respiravo quell’atmosfera di artisti ORMAI NOTI E FAMOSI che vi soggiornavano o che si fermavano li per prendere un aperitivo o un caffè, si fermavano artisti come Augusto Murer, Renato Gottuso che passò di li nell’estate del 1973, Tono Zancanaro con la sorella Ines Bussotti madre del Musicista Sylvano Bussotti, conservo ancora la bozza di un rigo musicale che disegnò e mi donò, e sognavo di poter anche io esprimermi pienamente con l’arte e con le lettere… : scrivevo infatti, a quel tempo pagine segrete che mi consolavano dell’incomprensione che sentivo, perché li si curava il lavoro: “NON C’ERA TEMPO DA PERDERE” ma segretamente io curavo i miei sogni, scrivevo poesie disegnavo sotto ai menu di pranzo e cena, ho un bel ricordo con la signora Ines Bussotti, di quel giorno che scoprì i miei disegni.
2. Oggi posso dirvi che se veramente si vuole qualcosa ce la si può fare, non serve dar colpe a questo o a quello o alla famiglia che non ti ha capita, ma…. è sì, ci vuole tanto lavoro tanto coraggio e tanto amore.
Si, con il passare degli anni, la mia sensibilità, la ricerca del benessere fisico e dello spirito, della bellezza e dell’armonia hanno lentamente creato in me la progettazione per la e realizzazione di un sogno.
Sorrido ma credo che forse anche quel mio primo studio così tecnico e professionale, che poco mi interessava, mi abbia insegnato a dar ordine al caos delle mie molteplici attività e a progettare in modo ordinato quell’intuizione che mi balenava in cuore e che oggi è diventato il mio progetto.
3. Il progetto, oramai lo sapete, si chiama “IL LUNGO VIAGGIO VERSO NOI”
A questo sogno mi dedico in questi ultimi anni ed ora è il momento di parlarne, di concretizzarlo perché, come dice quel mio amico: “Se non mostri questo tuo mondo, se non parli di questo tuo progetto non lo si può conoscere”
Per questa mia esperienza di vita per questo mio lungo viaggio posso dirti che ce la possiamo fare a realizzare i nostri obiettivi solo se veramente siamo convinti di quello che vogliamo.
Vi ho già detto che la scintilla del sogno di far cogliere all’altro la bellezza che è in se, si accese ancora da bimba perché proprio allora ho avuto coscienza della fatica, dello stress, che comportava vivere su questo pianeta e fu allora che desiderai profondamente di poter fare qualcosa.
Si, ero ENTUSIASTA nel veder comparire la GIOIA sul viso delle persone che soggiornavano nel nostro albergo sulle Dolomiti e le vedevo recuperare le energie dopo qualche giorno trascorso in tranquillità, rinvigorite anche da salutari escursioni nei boschi della valle del biois (BL) per questo mio sentire mi è nato anni dopo, un libro che vorrei, oggi, poter pubblicare. Credo che anche l’ambiente sano e pulito delle Dolomiti, quegli alberi così vivi, così colorati e maestosi… quei colori che cambiano con il cambiar delle stagioni, ebbene credo che anche questo abbia contribuito alla mia scelta di usare una base lignea per le mie “ISOLE della FELICITA'”.
Debbo dirvi che la scintilla si è fatta focherello ed è scaturito dal cuore e dalla mente prepotentemente, proprio come vi ho già detto in qualche articolo precedente, quando “persi” Simone, mio figlio.
Scusate un mio momento ….. quando penso a lui al mio adorato figlio il mio cuore si dilata e si espande tra tutte le stelle del firmamento, essere stata madre è stato il dono più bello che la vita potesse darmi. “ti ho sempre nel mio cuore mio Simone adorato, il tuo amore ha costruito la mia anima.”
Dovete sapere che non maturai l’idea dopo giorni o mesi del fatale giorno, ma, l’idea, mi esplose dentro subito proprio con il mio figliolo ancora tra “le braccia” – senza vita-. Mentre lo “consolavo”, “vedevo” altre mamme, altri papà soffrire ed io “potevo” “dovevo” condividere con loro il mio cuore positivo pur se sofferente.
All’inizio non sapevo quale mezzo avrei adottato, quali strumenti sarebbero stati giusti per condividere questo mio essere. Oggi posso dirvi che il sogno della mia vita è racchiuso in questo mio progetto che ha lo scopo di trasmettere serenità, far sorridere chi è felice, dare pace anche a chi sta soffrendo di situazioni dolorose, ebbene intendo farlo con le mie creazioni d’arte e lo faccio, con questo progetto itinerante, sia con un livello sociologico che culturale.
Oggettivamente in cosa consiste il progetto?
far arrivare alla gente il messaggio di fiducia di speranza e di positività che esprimo attraverso 2 livelli comunicativi:
un livello sociologico e uno culturale
Ora però, per un momento concludo, per oggi vi lascio,
domani vi parlerò dei due livelli,
del progetto il “LUNGO VIAGGIO VERSO NOI”
CON CUORE e dal CUORE
Nevia Rasa
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LASCIA PURE UN TUO COMMENTO QUI SOTTO, se ti va, MI PIACERA’ LEGGERLO.
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di questa serie di tot articoli del progetto “IL LUNGO VIAGGIO VERSO NOI” questo è il sesto articolo // quinto articolo // quarto articolo // terzo articolo // secondo articolo // primo articolo //
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