*di che si tratta 1*

*-6- Nevia Rasa:”di cosa si tratta 1″*

*di che si tratta 1*

*di che si tratta 1*

_ Si tratta della nostra vita in viaggio? sì, ma prima vi parlo della mia, di vita_

Ok, ok, proseguo, mi ero un po’ inceppata ma visto che mi chiedete di parlare, va bene, ora mi e vi  racconto.Per una miglior comprensione ho suddiviso gli articoli in tot numeri ciascuno. Questo articolo contiene 3 numeri.

1 . Sono nata un tot di anni fa nel cuore delle Dolomiti e come molti non ho avuto una vita facile, chissà, forse più avanti ve ne parlerò, ma grazie a Dio ho un carattere positivo.

Per  una necessità interiore, per amore dell’essere umano, per il piacere di veder sorridere i cuori,

per aver intuito la fatica di vivere la quotidianità, di molti, ed avendo un animo vivace, mi sono impegnata nella vita su più di un fronte cercando quale fosse il più giusto per poter dire quello che avevo in me, da dire.

Sul fronte della medicina alternativa mi sono impegnata in un lungo percorso nelle sue molteplici espressioni la Kinesiologia, l’erboristeria, la Riflessologia, Anatomia, la Pranoterapia, il Reiki, lo shiatsu, i chckra, le pietre i punti riflessi   tanto studio tanti esami, che tempo fa avevo messo in rete … e  poi, finalmente una laurea in Naturopatia con specializzazione Kinesiologica.

Contemporaneamente, per le stesse ragioni,   ho coltivato da sempre  la primaria passione  impegnandomi costantemente  nell’arte  percorrendo un lungo percorso di indagine tecnica e contenutistica, studiando e frequentando gli ateliers di valenti maestri d’arte e non da ultimo i miei 20 anni vissuti con il pittore erborista Guizzaro Altedo.

Sono la  prima nata della seconda generazione di una famiglia molto numerosa  di liberi professionisti e commercianti.

Ho vissuto la mia prima infanzia e l’adolescenza presso l’albergo di famiglia, l’hotel Falcade a Falcade (BL). Come era logico, per loro,  la mia famiglia mi aveva indirizzata  alla frequenza del vicino istituto professionale alberghiero di Stato, trovavano giusto per me un futuro di “Segreteria e addetta all’ Amministrazione D’albergo”. Che dire, la mia indole  non era per niente  quella della albergatrice o della commerciante.

Da giovinetta, li, nell’albergo di famiglia in cui vivevo  respiravo quell’atmosfera  di artisti ORMAI NOTI E FAMOSI che vi  soggiornavano o che si fermavano li per prendere  un aperitivo o un caffè, si fermavano artisti  come   Augusto Murer, Renato Gottuso che passò di li nell’estate del 1973, Tono Zancanaro  con la sorella Ines Bussotti madre del Musicista Sylvano Bussotti, conservo ancora la bozza di un rigo musicale che disegnò e mi donò, e sognavo di poter anche io esprimermi pienamente  con  l’arte e con le lettere… : scrivevo  infatti, a quel tempo pagine segrete   che mi consolavano  dell’incomprensione che sentivo, perché li  si curava  il  lavoro: “NON C’ERA TEMPO DA PERDERE” ma  segretamente io curavo  i miei sogni, scrivevo poesie disegnavo sotto ai menu di pranzo e cena, ho un bel ricordo con la signora Ines Bussotti, di quel giorno che scoprì i miei disegni.

2. Oggi  posso dirvi che se veramente si vuole qualcosa ce la si può fare,  non serve dar colpe a questo o a quello o alla famiglia che non ti ha capita,  ma….  è sì,  ci vuole tanto lavoro tanto coraggio e tanto amore.

Si, con il passare degli anni, la  mia sensibilità, la  ricerca del  benessere fisico  e dello spirito, della bellezza e dell’armonia hanno   lentamente  creato  in  me la progettazione per la  e realizzazione di un sogno.

Sorrido ma credo che forse anche quel mio primo studio così tecnico e professionale, che poco mi interessava,  mi abbia insegnato  a dar ordine al caos delle mie  molteplici attività e a progettare  in modo ordinato  quell’intuizione che mi balenava in cuore e che oggi è diventato il mio progetto.

3.  Il progetto, oramai lo sapete, si chiama “IL LUNGO VIAGGIO VERSO NOI”

A questo sogno mi dedico in questi ultimi anni ed ora è il momento di parlarne, di  concretizzarlo perché, come dice quel mio amico: “Se non mostri questo tuo mondo, se non parli di questo tuo progetto non lo si può conoscere”

Per questa mia esperienza di vita per questo mio lungo viaggio posso dirti che ce la possiamo fare a realizzare i nostri obiettivi solo se  veramente siamo convinti di quello che vogliamo.

Vi ho già detto che la  scintilla del sogno di far cogliere all’altro la bellezza che è in se,  si accese ancora da bimba perché proprio allora ho avuto coscienza della  fatica,  dello stress,  che comportava vivere su questo pianeta e fu allora che  desiderai  profondamente di  poter  fare qualcosa.

Si, ero   ENTUSIASTA  nel veder comparire la GIOIA sul viso delle persone che soggiornavano nel nostro albergo sulle Dolomiti e le vedevo  recuperare le energie dopo qualche giorno trascorso in tranquillità,   rinvigorite anche da  salutari escursioni nei boschi della valle del biois (BL) per questo mio sentire mi è nato anni dopo,  un libro che vorrei, oggi,  poter pubblicare. Credo che anche l’ambiente sano e pulito delle Dolomiti, quegli alberi  così vivi, così colorati e maestosi…  quei colori  che cambiano con il cambiar delle stagioni, ebbene credo che anche questo  abbia contribuito alla mia scelta di usare una base lignea per le mie “ISOLE della FELICITA'”.

Debbo dirvi che  la scintilla si è fatta focherello  ed è scaturito dal cuore e dalla mente prepotentemente, proprio come vi ho già detto in qualche articolo precedente,  quando “persi” Simone, mio figlio.

Scusate un mio momento …..  quando penso a lui al mio  adorato figlio il mio cuore si dilata e si espande tra tutte le stelle del  firmamento, essere stata madre è stato il dono più bello che la vita potesse darmi. “ti ho sempre nel mio cuore mio Simone adorato, il tuo amore ha costruito la mia anima.”

Dovete sapere che  non maturai l’idea  dopo giorni o mesi  del fatale giorno, ma, l’idea, mi esplose dentro subito proprio con il mio figliolo ancora tra “le braccia” – senza vita-. Mentre lo “consolavo”, “vedevo” altre mamme, altri papà  soffrire ed io “potevo” “dovevo” condividere con loro il mio cuore positivo pur se sofferente.

All’inizio non sapevo quale mezzo avrei adottato, quali strumenti sarebbero stati giusti per condividere questo mio essere. Oggi posso dirvi che il sogno  della mia vita  è racchiuso in questo mio progetto che ha lo scopo di trasmettere  serenità, far  sorridere  chi è felice,  dare  pace   anche a chi sta soffrendo di situazioni dolorose, ebbene intendo  farlo  con le mie creazioni d’arte  e lo faccio, con questo progetto  itinerante,   sia  con  un livello   sociologico  che culturale.

Oggettivamente in cosa consiste il progetto?

far  arrivare  alla gente il messaggio di fiducia di speranza e di positività che esprimo  attraverso  2  livelli comunicativi:

un livello sociologico e uno culturale

Ora però, per  un momento concludo, per oggi vi lascio,

domani vi parlerò dei due livelli,

del progetto il “LUNGO  VIAGGIO VERSO NOI”

CON CUORE e dal CUORE

Nevia Rasa

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LASCIA PURE UN TUO COMMENTO QUI SOTTO, se ti va,  MI PIACERA’ LEGGERLO.

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di questa serie di tot  articoli del progetto “IL LUNGO VIAGGIO VERSO NOI”  questo è il sesto articolo // quinto articolo  // quarto articolo // terzo articolo // secondo articolo //  primo articolo //

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